LAGER ITALIANI
Pulizia etnica e campi di concentramento fascisti per civili jugoslavi
Centro della comunità Franco Sgarban – Ara di Tricesimo – via S. Bartolomeo, 24
Alessandra Kersevan dialogherà con il prof. Enrico Petris
intermezi musicali di Giorgio Parisi.
I campi di concentramento fascisti per civili jugoslavi tra il 1941 e il 1943. L’orrore di un sistema concentrazionario che portò all’internamento di oltre centomila sloveni croati serbi montenegrini di cui molte migliaia morirono di fame e di malattie. La storia le testimonianze le foto di una delle pagine più nere della storia d’Italia.
Dopo l’aggressione nazifascista alla Jugoslavia, fra il 1941 e l’8 settembre del 1943, il regime fascista e l’esercito italiano misero in atto un sistema di campi di concentramento in cui furono internati decine di migliaia di jugoslavi: donne, uomini, vecchi, bambini, rastrellati nei villaggi bruciati con i lanciafiamme. Lo scopo di Mussolini e del generale Roatta, l’ideatore di questo sistema concentrazionario, era quello di eliminare qualsiasi appoggio della popolazione alla resistenza jugoslava e di eseguire una vera e propria pulizia etnica, sostituendo le popolazioni locali con italiani. Arbe-Rab, Gonars, Visco, Monigo, Renicci, Cairo Montenotte, Colfiorito, Fraschette di Alatri sono alcuni dei nomi dei campi in cui furono deportati sloveni, croati, serbi, montenegrini e in cui morirono di fame e malattie migliaia di internati. Una tragedia rimossa dalla memoria nazionale e raccontata in questo libro anche grazie ad una importante documentazione fatta di foto, lettere, testimonianze dei sopravvissuti.
Posted: Gennaio 29, 2025 by Maurizio Artico
GIORNO DELLA MEMORIA 2025
LAGER ITALIANI
Pulizia etnica e campi di concentramento fascisti per civili jugoslavi
Centro della comunità Franco Sgarban – Ara di Tricesimo – via S. Bartolomeo, 24
Alessandra Kersevan dialogherà con il prof. Enrico Petris
intermezi musicali di Giorgio Parisi.
I campi di concentramento fascisti per civili jugoslavi tra il 1941 e il 1943. L’orrore di un sistema concentrazionario che portò all’internamento di oltre centomila sloveni croati serbi montenegrini di cui molte migliaia morirono di fame e di malattie. La storia le testimonianze le foto di una delle pagine più nere della storia d’Italia.
Dopo l’aggressione nazifascista alla Jugoslavia, fra il 1941 e l’8 settembre del 1943, il regime fascista e l’esercito italiano misero in atto un sistema di campi di concentramento in cui furono internati decine di migliaia di jugoslavi: donne, uomini, vecchi, bambini, rastrellati nei villaggi bruciati con i lanciafiamme. Lo scopo di Mussolini e del generale Roatta, l’ideatore di questo sistema concentrazionario, era quello di eliminare qualsiasi appoggio della popolazione alla resistenza jugoslava e di eseguire una vera e propria pulizia etnica, sostituendo le popolazioni locali con italiani. Arbe-Rab, Gonars, Visco, Monigo, Renicci, Cairo Montenotte, Colfiorito, Fraschette di Alatri sono alcuni dei nomi dei campi in cui furono deportati sloveni, croati, serbi, montenegrini e in cui morirono di fame e malattie migliaia di internati. Una tragedia rimossa dalla memoria nazionale e raccontata in questo libro anche grazie ad una importante documentazione fatta di foto, lettere, testimonianze dei sopravvissuti.
Category: Incontri
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