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mafia s.p.a.

mafie a Nord-Est

La Cultura come risposta

Aziende in mano alle cosche, colletti bianchi a libro paga, politica disattenta. E tassi di riciclaggio che superano quelli del sud Italia. Perché le mafie hanno messo radici a Nord-Est e quali interessi condividono con un territorio che, anticorpi o no, lascia margini di penetrazione ai soldi sporchi? E’ a quei misteri e a quelle complicità che la stampa, quella fatta di “giornalisti giornalisti” impegnati nella ricerca della verità, punta a dare nomi e volti. E ad aumentare così la consapevolezza del mondo in cui viviamo e a fornire ai cittadini gli strumenti per scegliere da che parte stare.
Per farlo, però, servono memoria storica, formazione e rispetto dei valori e dei diritti civili sui quali il nostro Paese ha fondato il proprio modello di democrazia. Serve la testimonianza di chi ha vissuto e lottato per l’affermazione di quei principi e serve l’esempio di chi crede e opera nella collettività con partecipazione e impegno, seminando conoscenza e insegnando, innanzitutto ai giovani, il rispetto per l’altro. La risposta al male si può e si deve cercare nella cultura e gli esempi che lo dimostrano non mancano.

Cul futûr sot da lis ceis “Progjet Colonos”

Video inchieste jenfri i zovins dal Friûl

di Angelo Floramo e Martina Delpiccolo, regjie di  Paolo Comuzzi

Se l’anima inquieta di Pier Paolo Pasolini avesse peregrinato oggi tra le periferie e i borghi del nostro Friuli avrebbe di certo rimesso mano a cinepresa e microfono per investigare i sogni, le incertezze, ma anche le rabbie e le utopie di quella generazione che gli adulti, bollano con molti nomi: millennial, digitarian, zeta.
Nello spirito del poeta di Casarsa i Colonos hanno invece pensato di dare voce a quelle ragazze e a quei ragazzi che la società degli adulti non ascolta più.
Con un taglio a metà strada tra l’inchiesta e l’indagine antropologica, intrecciando lo spirito del “Sogno di una cosa” e di “Comizi d’amore”, i due intervistatori hanno raccolto una vivace galleria di cento testimonianze per un totale di 25 ore di registrazione video, che vengono condensate in un documentario di due ore, strutturato in due parti.
Scopriremo proprio da loro, gli eredi della Terra, sorprendenti visioni del mondo e della vita. 

Al tempo di “Lost”e de “ L’Isola dei famosi”, dove persino lo smarrimento è diventato audience, è ancora “dolce il naufragare in questo mare”? Viene spontaneo chiederselo leggendo i versi dell’ultima silloge di Leda Palma, artista multiverso che a una straordinaria carriera di attrice ha affiancato anche un originale itinerario creativo come scrittrice, in particolare di opere poetiche ricche di suggestione. Viene spontanea la citazione leopardiana perché in questo lavoro è presente l’eterea tensione a un Oltre sentito come necessario, in un atto di coraggiosa “uscita da sé” verso le colonne d’Ercole dei metafisici confini dell’anima. Con il rischio di perdersi, “oltre la frontiera delle ombre”, “ove per poco il cor non si spaura”.

(dalla Prefazione di Walter Tomada)

ESTATE A VILLA CICERI 2023

RELAPSA

STORIA DI UN’OPERA D’ARTE

Tre donne per una donna: Marta Fiascaris di San Daniele del Friuli
a cura di Michela Sbuelz, Sonia Cossettini e Luigina Feruglio

Come nasce un’opera d’arte?
Chi era Marta Fiascaris?
Come può un legno parlarci di spiritualità?

Michela tramite il racconto della nascita dell’opera, Sonia attraverso la storia e le parole di Marta e Luigina all’arpa celtica con la creazione di un’atmosfera sospesa, vi accompagneranno in questo viaggio.
Friuli, 1600: Marta Fiascaris, donna indomita e relapsa, Pericolosamente fuori schema, decisamente libera.
Metafora di Marta sposa di Cristo, ponte tra Dio e uomini, un tronco bianco internamente dorato: materia e spirito, umiltà e fede.
Marta era relapsa, cioè recidiva, coraggiosa e tenace portavoce di una spiritualità più umana.
Dopo quattro secoli i suoi testi parlano ancora: righe potenti vergate col sangue, visioni e certezze di mondi alti e altri.
Oltre la realtà e il visibile. Oltre il tempo.
Azzerati tempo e spazio, la sua voce è ancora attuale; parla di dignità e resistenza: della libertà di esprimersi e del coraggio di essere se stessa. Inarrendevole, RELAPSA.

MICHELA SBUELZ, friulana, frequenta l’Istituto d’Arte Sello e poi
l’Accademia di Belle Arti Cignaroli di Verona, specializzandosi in pittura. Dal 1987 espone in mostre collettive e personali. Si occupa di restauro architettonico, murales, illustrazione, grafica e fotografia. Insegna con passione Arte e immagine nella Scuola secondaria di Primo grado. Il suo percorso artistico in pittura, scultura ed installazione è caratterizzato dalla costante ricerca di equilibrio e armonia. Lavora prevalentemente con legno e foglia d’oro, metafore di umanità e natura bisognose di reciprocità e accudimento, protezione e ascolto, attenzione e cura.

SONIA COSSETTINI, friulana classe 1978, si laurea a Roma in Arti
Performative presso il Dipartimento Spettacolo della Link Campus University of Malta dove studia sia in italiano che inglese. Dopo diverse collaborazioni televisive e teatrali rientra in Friuli, scelta nella coproduzione teatro ragazzi CSS Udine/Fondazione Aida Verona, L’Acqua e il mistero di Maripura. Nel 2014 fonda La Compagnia dei Riservati dove è attrice, regista, formatrice nonché Presidente. Continua a formarsi attraverso workshop tenuti da diversi maestri in Italia e all’estero. È anche storyteller. Insegna recitazione presso l’Accademia Internazionale del Musical di Udine e conduce laboratori di respirazione e voce, teatro e storytelling con l’obiettivo di portare consapevolezza a corpo e voce.

LUIGINA FERUGLIO si diploma in Clarinetto al Conservatorio J. Tomadini di Udine e per molti anni insegna questo strumento in diverse scuole di musica, sviluppando, in parallelo, progetti di educazione musicale nelle scuole dell’infanzia ed elementari. Amante della musica tradizionale dei Paesi di radice celtica, intraprende lo studio dell’Arpa Celtica che lei definisce lo strumento della propria maturità e che l’ha portata ad esplorare nuovi territori musicali. Si è esibita in molteplici contesti regionali. Collabora con la scuola Ritmea nel progetto AMI – Attività Musicale Inclusiva – orchestra integrata. È operatrice di Biomusica e porta avanti progetti di meditazioni sonore e di danzarpa e arpaterapia con l’obiettivo di apportare benessere attraverso le vibrazioni delle corde.

ESTATE A VILLA CICERI 2023

LA STORIA CHE NON C’E

PREMIO LETTERARIO A TAPPE

con gli scrittori

Antonella Fiaschi

Paolo Coretti

concerto di

ACCORDEON JAZZ TRIO

Giampaolo Mrach – fisarmonica

Pierpaolo Gregorig – sax

Roberto Franceschini – basso

conduce

ROCCO BURTONE

Premio letterario a tappe tra Musica e Letteratura.
Due scrittori (Antonella Fiaschi e Paolo Coretti) si confrontano, creando dal nulla un breve racconto sul tema dettato dagli organizzatori.
Nel frattempo, un gruppo di affermati musicisti, Accordeon jazz Trio, (Giampaolo Mrach alla fisarmonca, Pierpaolo Gregorig al sax , Roberto Franceschini al basso) propongono brani Jazz ma non solo, perchè si avventurano anche nelle strade della musica tradizionale, sempre però con tendenza swing.

ESTATE A VILLA CICERI 2023

fantasmi di verde e di rosso

romanzo di Giovanni Pietro Nimis

dialoga con l’autore Walter Tomada

intermezzi musicali di Giorgio Parisi

ll nuovo romanzo di Nimis è un esercizio – e una lezione – di libertà e di liberazione: dai fantasmi e dei fantasmi. Libertà che innanzitutto si propone e sperimenta l’io narrante: sarà il suo un inaudito “romanzo solo pensato”, libero appunto dalle costruzioni (formali, strutturali, persino meccaniche) che la scrittura comporta…Enzo Maria ragiona e si interroga sulle vicende della Resistenza e della Liberazione (La zona libera, l’incendio di Nimis, Porzûs) rievocate ed interpretate (pur in quello che avverte è “solo un romanzo”) alla luce dei documenti che puntualmente segnala in nota. Ma per quanto abbia “letto e studiato” non pretende di stabilire torto o ragione… (Mario Turello)

Giovanni Pietro Nimis
In ambito narrativo le opere dell’autore sono: per La Nuova Base Editrice: Il disegno nella parete (1994), Il giorno delle mongolfiere (1997), Il monte di Saturno (1999), Comunicato clandestino (2000), Racconto friulano (2008) [menzione particolare al Premio Letterario “Latisana per il Nord-Est”, edizione 2008, e segnalazione al Premio Letterario Biennale “Caterina Percoto”, edizione 2008]; per Mobydick: Il conservatore di paesaggi (2004), Il tallero di Günzburg (2006); e per Kappa Vu: Premiata Impresa Paradiso (2012), Servitore di compagnia (2016), A Nordest di Nordest (2019). I principali lavori di saggistica sono: per Marsilio Editori: I centri storici di Sauris – Ricerca di identità e ipotesi di sopravvivenza per una comunità emarginata della Carnia (1977), Friuli dopo il terremoto – Fisica e metafisica di una ricostruzione (1978), La ricostruzione possibile – La ricostruzione nel centro storico di Gemona del Friuli dopo il terremoto del 1976 (1988); per Donzelli Editore: Terre mobili – Dal Belice al Friuli, dall’Umbria all’Abruzzo (2009), e per il Centro studi Accademia: Autobiografia di una ricostruzione – Il modello Gemona, Magnifica Comunità, Gemona (2016).

ESTATE A VILLA CICERI 2023 – ALL’OMBRA DEL MATAJUR

ALL’OMBRA DEL MATAJUR

raccolta di racconti di

Giuliano Citti

dialoga con l’autore

Alessandra Bordon

intermezzi musicali del coro

Nediški Puobi

Una raccolta di tredici racconti, graffianti frammenti di vite di uomini e donne che vissero e che ancora vivono in quella terra chiamata Benečija.
Storie di un tempo andato, quando umani, piante e animali delle Valli del Natisone incrociavano il loro cammino nell’intricato sentiero dell’esistenza.
Basati su testimonianze e storie di famiglia e di paese, ci portano in un mondo che ha vissuto a stretto contatto con la natura, e dove la gente ha dovuto apprenderne fin da subito le severe leggi, muovendosi in un delicato equilibrio sancito dal ritmo delle stagioni, imparando a vivere dell’essenziale.
Gente forgiata da una vita di fatica e privazione, gli abitanti delle Valli del Natisone, arroccati in borghi sperduti e di difficile accesso, hanno saputo mantenere per secoli la loro indipendenza nella lingua e nei costumi.
L’Autore ha voluto narrare queste storie «con l’umile intento di ridestare l’interesse per questa terra dal carattere magico, carica di vita e di tradizioni; certo che il turista, lo straniero, illah, una volta messo piede in queste Valli dalle sfumature antiche e misteriose, non riuscirà più a scordarle».

GIULIANO CITTI
Alpino e scultore ligneo, ora sente l’impulso e la necessità di raccontare di questa terra da molti ormai dimenticata, di questa terra dove il tempo pare essersi fermato.
Nel 2022 è finalista alla IX edizione del concorso “Premio letterario internazionale città di Como” con la presente raccolta, All’ombra del Matajur.

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ESTATE A VILLA CICERI 2023 IL FRIULI A UN BIVIO

TRICESIMO – PARCO DI VILLA CICERI – VIA UGO FOSCOLO, 15

Il terzo evento di Estate a Villa Ciceri 2023 è dedicato al Friuli. Presentiamo questa appassionante inchiesta di Enzo Martines (Kappavu Edizioni) che sarà accompagnato da Walter Tomada e dagli intermezzi musicali di Dj Tubet.

IL FRIULI A UN BIVIO
Indagine alla ricerca dell’anima dispersa della Piccola Patria

Partire dall’epopea friulana della Ricostruzione, per indagare la nostra capacità di affrontare le sfide dell’attuale periodo storico. Questo il percorso qui proposto.
I fattori di crisi del Friuli di oggi sono certificati: spopolamento, invecchiamento, abbandono da parte dei giovani del nostro territorio.
A partire dagli anni Novanta si è assistito a un passaggio epocale dal passato ideale – da una storia profonda – a una fase storica che rischia di spazzare via ogni riferimento culturale originale del Friuli. Chi siamo stati e cosa siamo diventati? è la domanda necessaria per comprendere il nostro oggi.
L’archetipo friulano indagato e studiato dal giovane Pasolini, fino alle considerazioni illuminanti di don Gilberto Pressacco, come può essere riferimento originale per affrontare il futuro? Come, lingua e cultura di provenienza, possono essere ancora leve utili?
Domande aperte che trovano alla fine filoni di risposta, sintesi di un dialogo appassionato con alcune voci autorevoli del Friuli contemporaneo. Un lavoro corale che propone una visione preoccupata, ma capace di proposte.

ENZO MARTINES

E’ nato nel 1964, vive e lavora a Udine.
Scrive e interpreta poesie e testi poetici per il teatro e la performance dal vivo. Nel 1991 vince il premio “P(r)oesia” di Sesto Fiorentino e nel 1995 pubblica il primo libro in versi, Poema libertino, edito da Campanotto. Nel 2005 con l’editore Nota pubblica il CD dal titolo Siamo esili, un progetto di poesia in musica di cui è autore e interprete.
Nel 2012 (debutto al Mittelfest) è coautore del testo teatrale “Lady Europe” prodotto dal CSS Teatro stabile di innovazione del FVG.
Nel 2015 pubblica il testo poetico Viaggio nell’anima in tre canti e nel 2018 il libro in versi L’arte di sopravvivere, entrambi con Gaspari Editore; nel 2021 il libro di poesie Vite Aliene, Digressioni editore. Suoi testi sono stati inoltre pubblicati in alcune antologie di poeti contemporanei.
Nell’ottobre 2021 esce il primo romanzo, Una solitudine perfetta, Augh! editore, che ottiene i premi “Ginevra” all’interno dello Switzerland Literary Prize edizione 2022 e il “Premio migliore assoluto – Enrico Morello” a Etnabook 2022, festival del libro e della cultura.

WALTER TOMADA

Giornalista e insegnante, dalla grande passione per la terra, la lingua e la cultura del Friuli. Dirige lo storico periodico “La Patrie dal Friûl”. Collabora con il Messaggero Veneto e varie altre testate e la sua firma è comparsa anche sulla prestigiosa rivista francese “Le Monde Diplomatique”.

Dj TUBET

Rapper e produttore friulano, attivo dal 1998.
Conosce la cultura hip hop, che contamina con altri generi musicali, tra cui il dub, il reggae, la world, fino al funky-jazz.
Intreccia la lingua friulana e l’italiano con altre lingue e culture, creando canzoni multilingue con citazioni di musica friulana antica e altre musiche della tradizione del featuring.
L’attitudine per la sperimentazione e per l’improvvisazione (freestyle), spesso in lingua friulana, lo rendono un artista molto versatile e unico nel suo genere…

ESTATE A VILLA CICERI 2023

Domenica 18 giugno 2023 – ore 18,30 – Tricesimo – Parco di Villa Ciceri

Le Nuove Querce o.d.v. presentano:

VIINO E LIBERTA’

raccolta di storie di: ANGELO FLORAMO

dialoga con l’autore: ELISA COPETTI

intermezzi musicali: LIUBOMYR BOGOSLAVETS

Le storie di questo libro conducono per borghi antichi o periferie sterminate, dagli Stati Uniti al Mar Nero, disegnando topografie ribelli quasi sempre macchiate di sugo. Sanno tutte di ebbrezza e di libertà, forse perché il tempo di questo nostro vivere va intriso di vino tanto quanto di ideali. Il lettore è dunque avvisato: qui si beve molto, molto si mangia. Si fuma e si ama. E soprattutto si sogna, senza necessariamente andare a dormire. Di che cosa? Ma di un mondo migliore del nostro, come quello per il quale hanno lottato i protagonisti dei racconti. Alcuni reali, altri inventati. Cos’hanno in comune la periferia di Praga, la Dalmazia in inverno, un birraio di Belfast, o una tabaccheria di Lisbona? Nulla, probabilmente, oltre a quello struggimento che prende sempre il cacciatore di storie, quelle che si impregnano di alcol e di anarchia quando arrivato alla fine di un lungo viaggio non chiede altro che di poterle raccontare a qualcuno. Forse perché è ubriaco, o forse perché innamorato: di una donna, di una bottiglia o di un’utopia, in fondo non fa troppa differenza.

ANGELO FLORAMO Nato a Udine nel 1966, insegna Storia e Letteratura al Magrini Marchetti di Gemona ed è ancora convinto che malgrado tutto sia il mestiere più bello del mondo. Medievista per formazione, ha pubblicato molti saggi e articoli specialistici, collabora con diverse riviste nazionali ed estere; dal 2012 collabora con la Biblioteca Guarneriana di San Daniele del Friuli in veste di consulente scientifico. Per BEE ha pubblicato Guarneriana Segreta (nuova edizione aggiornata nel 2021, finalista al premio Latisana Nordest), L’osteria dei passANGELO FLORAMO Nato a Udine nel 1966, insegna Storia e Letteratura al Magrini Marchetti di Gemona ed è ancora convinto che malgrado tutto sia il mestiere più bello del mondo. Medievista per formazione, ha pubblicato molti saggi e articoli specialistici, collabora con diverse riviste nazionali ed estere; dal 2012 collabora con la Biblioteca Guarneriana di San Daniele del Friuli in veste di consulente scientifico. Per BEE ha pubblicato Guarneriana Segreta (nuova edizione aggiornata nel 2021, finalista al premio Latisana Nordest), L’osteria dei passi perduti (4 edizioni), La veglia di Ljuba (4 edizioni, Premio Palmastoria come miglior romanzo storico), Il fiume a bordo (3 edizioni), Come papaveri rossi (2 edizioni, Premio Fiuggi Storia) e Vino e libertà.i perduti (4 edizioni), La veglia di Ljuba (4 edizioni, Premio Palmastoria come miglior romanzo storico), Il fiume a bordo (3 edizioni), Come papaveri rossi (2 edizioni, Premio Fiuggi Storia) e Vino e libertà.

LIUBOMYR BOGOSLAVETS 

Sessantenne, è un grande solista di musica classica e non solo che, ad un certo punto della vita, ha pensato di lasciare la sua terra e cercare ispirazione in altri paesi, l’ultimo dei quali, prima di giungere in Italia, è stata la Polonia, dove ha tenuto il suo ultimo concerto ufficiale a teatro nel 2012, dieci anni fa. Sono poi note le vicende legate al suo soggiorno in Italia e in Friuli, dove ha potuto combattere i rischi di espulsione grazie alla sua musica e alla solidarietà trovate a Udine durante il locKdown; 

ESTATE A VILLA CICERI 2023

Perché l’ansia di Asia si scatena più violenta durante i temporali?
Mattia è davvero il bullo della classe o la sua è solo una maschera da duro che lo nasconde al mondo?
Cosa nasconde il misterioso appuntamento con il passato di nonna Annina?
Se Annina fugge, Asia non può abbandonarla. E Tommaso non può abbandonare Asia.
Sette giorni, tre vite. Tre vite che si intrecciano tra le aule di una scuola udinese, il mare di Lignano, grandi stazioni e incontri inaspettati: un viaggio emozionante nelle geografie fisiche e nelle geografie interiori.
L’avventura di Asia, Tommaso e Annina attraversa tappe cruciali: la cura delle fragilità, la scoperta del primo amore, il superamento delle proprie paure.
Finché un appuntamento con il passato regalerà un nuovo futuro.
Una storia che esplora i confini tra generazioni, tra guerra e pace, tra salute e malattia, tra forza e vulnerabilità. Una storia che commuove, sorprende, fa ridere e pensare, ricordandoci che spesso i nemici più insidiosi si trovano dentro di noi. Ma che possiamo imparare ad affrontarli. Insieme.

Antonella Sbuelz, tricesimana, vive a Udine..
Ha condotto studi universitari a Trieste e Verona, conseguendo un Dottorato in Letteratura Moderna presso l’Unil di Losanna.
Autrice di otto romanzi, numerosi racconti, raccolte poetiche e saggistica, viene considerata una delle voci più interessanti della narrativa italiana contemporanea. Alle sue opere – tradotte in inglese, tedesco, francese, croato e spagnolo- sono stati assegnati numerosi premi, fra i più prestigiosi in ambito nazionale.
La sua ultima raccolta poetica, Chiedi a ogni goccia il mare ( Stampa2009, 2020) ha ricevuto il Premio Camaiore ed è stata inserita nella Rosa finalista del Premio Viareggio. Il suo romanzo Questa notte non torno (Feltrinelli, 2021; Premio Campiello Junior, Premio Selezione Strega Ragazzi e Ragazze, finalista al Premio Minerva ) è stato tradotto in Germania, Austria e Svizzera e la conduce, da due anni, a incontri con ragazzi e ragazze, nelle scuole di tutta Italia.
E’ anche grazie a quei ragazzi e a quelle ragazze che continua a sorprendersi, a commuoversi, a imparare.