Via Roma 112, Tricesimo - Udine - lenuovequerce@gmail.com

FESTA DELLA LIBERAZIONE

La legislazione del ventennio che penalizzò il lavoro delle donne

UNA SCELTA

GIORNATA INTERNAZIONALE DELLE DONNE – 8 MARZO 2024

“CJARGNELAS”

di Agnul Floramo e Nicole Coceancig

“Storiis di feminis che àn savût jessi cuintri curint. Feminis ribaltonis, resistentis bastiancontrariis. Insome, feminis di Cjiargne. O in maniere plui semplice e sclete “Cjargnelas” come che a disaressin lôr , vignudis su intune tiere ruspiose, tragjiche e maraveose, pensade di un diu dispetôs che le à creade dute di “rive su”, là che fam, fadie, braùre e fuarce a van simpri indevant brançolantsi insieme par no colâ dulinvie.

Cun Agnul Floramo e Nicole Coceancig la ricostruzion di une galarie di dîs ritrats di fantatis e sioris che àn provât a butâsi in impresis che nissun al pensave si podessin fâ.” (La Patrie dal Friûl)

Storie di donne che hanno saputo essere contro corrente, donne che hanno portato subbuglio, donne resistenti, bastiancontrarie. Insomma donne di Carnia. O in maniera più semplice e schietta “Cjargnelas” come direbbero loro, cresciute in una terra ruvida, tragica e meravigliosa, pensata da un dio dispettoso che l’ha creata tutta in salita, dove fame, fatica fierezza e forza vanno sempre a braccetto insieme per non cadere cammin facendo.

Con Angelo Floramo e Nicole Coceancig la ricostruzione di una galleria di dieci ritratti di ragazze e signore che hanno provato a buttarsi in imprese che nessuno pensava si potessero fare.

ROBOT – LAVORATORI E CONTRIBUENTI DI DOMANI

TRICESIMO – SALA POLIFUNZIONALE BORGO LAIPACCO

VENERDI’ 23 FEBBRAIO 2024 ORE 20,30

Robot lavoratori e contribuenti del domani” di Fabio Ghiselli e Luana de Francisco affronta, da una nuova prospettiva, il tema della quarta rivoluzione industriale. Già caratterizzata da una corsa sfrenata all’innovazione tecnologica e, in particolare, dall’introduzione su larga scala di robot in grado di sostituire l’uomo nei processi industriali.
In questo scenario, il testo analizza i cambiamenti che avverranno nel mercato del lavoro, le tensioni sociali e gli squilibri economici che ne conseguiranno, considerando l’innovazione tecnologica, non solo una minaccia al genere umano ma uno strumento per reperire nuove entrate.
Un saggio che, partendo dall’analisi accurata dei dati e dei documenti in possesso di enti e istituzioni autorevoli, cerca di interpretarli per dare risposte ragionevoli, senza subire fascinazioni pericolose e senza la preoccupazione di porsi al di fuori del pensiero mainstream.
Un testo che nasce dall’esigenza degli autori di voler sottolineare temi che spaventano e che non sono ancora adeguatamente affrontati: l’etica della scienza, della ricerca scientifica, delle decisioni politiche e delle necessarie nuove forme di tassazione.
Un tema fondamentale per il nostro futuro e quello dei nostri figli, che necessita consapevolezza da parte nostra, di chi governa e in particolare da parte delle istituzioni nazionali e internazionali che devono garantire un futuro nel quale la tecnologia sia al servizio dell’essere umano e non viceversa.

GLI AUTORI
Fabio Ghiselli è dottore commercialista, tributarista e docente, per molti anni tax manager in aziende italiane. Già autore di Giù le tasse ma con stile! (Franco Angeli).

Luana de Francisco è giornalista del Messaggero Veneto e collaboratrice di Repubblica e L’Espresso. Scrittrice e già co-autrice di Crimini a Nord-Est (Laterza, 2020).

Giorno della Memoria

Ci sarà ancora domani questo cielo?

Valerio Marchi dialogherà con le autrici Fiammetta Bonsignore e Tiziana Menotti.
Davide Raciti e Francesco Imbriaco accompagneranno la presentazione con alcuni brani della tradizione ebraica.Dieci storie vere che hanno come protagonisti bambini ebrei, tra Italia, Cecoslovacchia, Francia e Gran Bretagna, tra le leggi razziali, le deportazioni e i campi di sterminio.In qualche caso la salvezza. In un’Europa devastata dal nazifascismo e dalla guerra i semi dell’umanità non sono del tutto perduti, e individui e associazioni si mobilitano per salvare almeno i bambini.
Storie conosciute come la razzia dell’ex ghetto di Roma del 16 ottobre del 1943 o la tragica fine dei bambini di Bullenhuser Damm nel 1945.
Storie inedite come quella dei bambini salvati da Přemysl Pitter e dai suoi collaboratori a Praga e nella zona dei castelli boemi. Storie di bambini e adolescenti che vengono ospitati in Inghilterra, a Windermere e a Lingfield, dove ritroveranno la gioia di vivere e il sostegno di figure amorevoli che li aiuteranno a superare o a ridimensionare il trauma vissuto.

E storie di bambini che scampati all’orrore sono stati ospitati in una colonia, a Selvino, che diventa luogo di rinascita e apertura verso un futuro.
E poi l’intervista ad una bambina, oggi novantenne, che ha sperimentato cosa significa fuggire, nascondersi, avere paura e poi poter riemergere e continuare a sentire il sapore autentico dell’esistenza.
«Ci sarà ancora domani questo cielo?» è la domanda che una tra le bambine e i bambini di cui qui si narra la storia si pone, dopo aver sperimentato l’assenza di cielo, la fame, la sete, la mancanza delle figure parentali, la privazione del gioco, quando si rende conto che qualcosa è cambiato. Adesso c’è un cielo, c’è un letto, c’è latte e pane, c’è un azzurro da poter guardare. Ci sarà ancora domani questo cielo? è il titolo più adatto per questo libro che tratta, attraverso racconti di storie individuali e collettive, dentro spazi italiani ed europei, in un contesto storico che va dal 1938 alla fine della Seconda guerra mondiale, l’infanzia e le sue connotazioni di dolore e sofferenza ma anche di resistenza e speranza

VONDE Giornata internazionale contro la violenza sulle donne Rispetta TE-ME

Tricesimo 24 novembre 2023 ore 20,30 Auditorium Scuole Medie viale Volontari della Libertà, 20

No alla violenza! Educazione al rispetto e alla parità di genere
La psicologa LUCIA BELTRAMINI riporterà i risultati del percorso sviluppato nel 2023 con gli alunni dell’Istituto Comprensivo di Tricesimo.


La presentazione sarà accompagnata da letture di brani scelti tra gli scritti di Michela Murgia e di Chimamanda Ngozi Adichie e dalle canzoni di NICOLE COCEANCIG.

Obiettivo del progetto era la realizzazione di incontri di sensibilizzazione rivolti a ragazzi e ragazze per informarli sulle questioni legate alla promozione della parità e del rispetto di genere.

Le attività sono state orientate alla promozione della parità e del rispetto di genere e alla prevenzione della violenza mediante un lavoro sui presupposti culturali della violenza stessa, come gli stereotipi sui ruoli di genere e i modelli di maschile e femminile stereotipati.
Nello svolgimento del laboratorio sono state utilizzate diverse strategie di lavoro, come brainstorming, lavori in gruppo, presentazioni multimediali, visione e discussione di filmati.
Costante è stata la promozione della parità e del rispetto di genere e la valorizzazione delle cosiddette competenze per la vita o “life skills” (OMS, 2010), come l’ascolto attivo; la capacità di esprimere le proprie opinioni e accogliere diversi punti di vista; il rispetto per sé e per gli altri; il pensiero critico; lo sviluppo di relazioni interpersonali positive; la volontà di cambiare la realtà in senso positivo; la curiosità e il pensiero creativo.

mafia s.p.a.

mafie a Nord-Est

La Cultura come risposta

Aziende in mano alle cosche, colletti bianchi a libro paga, politica disattenta. E tassi di riciclaggio che superano quelli del sud Italia. Perché le mafie hanno messo radici a Nord-Est e quali interessi condividono con un territorio che, anticorpi o no, lascia margini di penetrazione ai soldi sporchi? E’ a quei misteri e a quelle complicità che la stampa, quella fatta di “giornalisti giornalisti” impegnati nella ricerca della verità, punta a dare nomi e volti. E ad aumentare così la consapevolezza del mondo in cui viviamo e a fornire ai cittadini gli strumenti per scegliere da che parte stare.
Per farlo, però, servono memoria storica, formazione e rispetto dei valori e dei diritti civili sui quali il nostro Paese ha fondato il proprio modello di democrazia. Serve la testimonianza di chi ha vissuto e lottato per l’affermazione di quei principi e serve l’esempio di chi crede e opera nella collettività con partecipazione e impegno, seminando conoscenza e insegnando, innanzitutto ai giovani, il rispetto per l’altro. La risposta al male si può e si deve cercare nella cultura e gli esempi che lo dimostrano non mancano.

Al tempo di “Lost”e de “ L’Isola dei famosi”, dove persino lo smarrimento è diventato audience, è ancora “dolce il naufragare in questo mare”? Viene spontaneo chiederselo leggendo i versi dell’ultima silloge di Leda Palma, artista multiverso che a una straordinaria carriera di attrice ha affiancato anche un originale itinerario creativo come scrittrice, in particolare di opere poetiche ricche di suggestione. Viene spontanea la citazione leopardiana perché in questo lavoro è presente l’eterea tensione a un Oltre sentito come necessario, in un atto di coraggiosa “uscita da sé” verso le colonne d’Ercole dei metafisici confini dell’anima. Con il rischio di perdersi, “oltre la frontiera delle ombre”, “ove per poco il cor non si spaura”.

(dalla Prefazione di Walter Tomada)

ESTATE A VILLA CICERI 2023

RELAPSA

STORIA DI UN’OPERA D’ARTE

Tre donne per una donna: Marta Fiascaris di San Daniele del Friuli
a cura di Michela Sbuelz, Sonia Cossettini e Luigina Feruglio

Come nasce un’opera d’arte?
Chi era Marta Fiascaris?
Come può un legno parlarci di spiritualità?

Michela tramite il racconto della nascita dell’opera, Sonia attraverso la storia e le parole di Marta e Luigina all’arpa celtica con la creazione di un’atmosfera sospesa, vi accompagneranno in questo viaggio.
Friuli, 1600: Marta Fiascaris, donna indomita e relapsa, Pericolosamente fuori schema, decisamente libera.
Metafora di Marta sposa di Cristo, ponte tra Dio e uomini, un tronco bianco internamente dorato: materia e spirito, umiltà e fede.
Marta era relapsa, cioè recidiva, coraggiosa e tenace portavoce di una spiritualità più umana.
Dopo quattro secoli i suoi testi parlano ancora: righe potenti vergate col sangue, visioni e certezze di mondi alti e altri.
Oltre la realtà e il visibile. Oltre il tempo.
Azzerati tempo e spazio, la sua voce è ancora attuale; parla di dignità e resistenza: della libertà di esprimersi e del coraggio di essere se stessa. Inarrendevole, RELAPSA.

MICHELA SBUELZ, friulana, frequenta l’Istituto d’Arte Sello e poi
l’Accademia di Belle Arti Cignaroli di Verona, specializzandosi in pittura. Dal 1987 espone in mostre collettive e personali. Si occupa di restauro architettonico, murales, illustrazione, grafica e fotografia. Insegna con passione Arte e immagine nella Scuola secondaria di Primo grado. Il suo percorso artistico in pittura, scultura ed installazione è caratterizzato dalla costante ricerca di equilibrio e armonia. Lavora prevalentemente con legno e foglia d’oro, metafore di umanità e natura bisognose di reciprocità e accudimento, protezione e ascolto, attenzione e cura.

SONIA COSSETTINI, friulana classe 1978, si laurea a Roma in Arti
Performative presso il Dipartimento Spettacolo della Link Campus University of Malta dove studia sia in italiano che inglese. Dopo diverse collaborazioni televisive e teatrali rientra in Friuli, scelta nella coproduzione teatro ragazzi CSS Udine/Fondazione Aida Verona, L’Acqua e il mistero di Maripura. Nel 2014 fonda La Compagnia dei Riservati dove è attrice, regista, formatrice nonché Presidente. Continua a formarsi attraverso workshop tenuti da diversi maestri in Italia e all’estero. È anche storyteller. Insegna recitazione presso l’Accademia Internazionale del Musical di Udine e conduce laboratori di respirazione e voce, teatro e storytelling con l’obiettivo di portare consapevolezza a corpo e voce.

LUIGINA FERUGLIO si diploma in Clarinetto al Conservatorio J. Tomadini di Udine e per molti anni insegna questo strumento in diverse scuole di musica, sviluppando, in parallelo, progetti di educazione musicale nelle scuole dell’infanzia ed elementari. Amante della musica tradizionale dei Paesi di radice celtica, intraprende lo studio dell’Arpa Celtica che lei definisce lo strumento della propria maturità e che l’ha portata ad esplorare nuovi territori musicali. Si è esibita in molteplici contesti regionali. Collabora con la scuola Ritmea nel progetto AMI – Attività Musicale Inclusiva – orchestra integrata. È operatrice di Biomusica e porta avanti progetti di meditazioni sonore e di danzarpa e arpaterapia con l’obiettivo di apportare benessere attraverso le vibrazioni delle corde.

ESTATE A VILLA CICERI 2023

LA STORIA CHE NON C’E

PREMIO LETTERARIO A TAPPE

con gli scrittori

Antonella Fiaschi

Paolo Coretti

concerto di

ACCORDEON JAZZ TRIO

Giampaolo Mrach – fisarmonica

Pierpaolo Gregorig – sax

Roberto Franceschini – basso

conduce

ROCCO BURTONE

Premio letterario a tappe tra Musica e Letteratura.
Due scrittori (Antonella Fiaschi e Paolo Coretti) si confrontano, creando dal nulla un breve racconto sul tema dettato dagli organizzatori.
Nel frattempo, un gruppo di affermati musicisti, Accordeon jazz Trio, (Giampaolo Mrach alla fisarmonca, Pierpaolo Gregorig al sax , Roberto Franceschini al basso) propongono brani Jazz ma non solo, perchè si avventurano anche nelle strade della musica tradizionale, sempre però con tendenza swing.

ESTATE A VILLA CICERI 2023

fantasmi di verde e di rosso

romanzo di Giovanni Pietro Nimis

dialoga con l’autore Walter Tomada

intermezzi musicali di Giorgio Parisi

ll nuovo romanzo di Nimis è un esercizio – e una lezione – di libertà e di liberazione: dai fantasmi e dei fantasmi. Libertà che innanzitutto si propone e sperimenta l’io narrante: sarà il suo un inaudito “romanzo solo pensato”, libero appunto dalle costruzioni (formali, strutturali, persino meccaniche) che la scrittura comporta…Enzo Maria ragiona e si interroga sulle vicende della Resistenza e della Liberazione (La zona libera, l’incendio di Nimis, Porzûs) rievocate ed interpretate (pur in quello che avverte è “solo un romanzo”) alla luce dei documenti che puntualmente segnala in nota. Ma per quanto abbia “letto e studiato” non pretende di stabilire torto o ragione… (Mario Turello)

Giovanni Pietro Nimis
In ambito narrativo le opere dell’autore sono: per La Nuova Base Editrice: Il disegno nella parete (1994), Il giorno delle mongolfiere (1997), Il monte di Saturno (1999), Comunicato clandestino (2000), Racconto friulano (2008) [menzione particolare al Premio Letterario “Latisana per il Nord-Est”, edizione 2008, e segnalazione al Premio Letterario Biennale “Caterina Percoto”, edizione 2008]; per Mobydick: Il conservatore di paesaggi (2004), Il tallero di Günzburg (2006); e per Kappa Vu: Premiata Impresa Paradiso (2012), Servitore di compagnia (2016), A Nordest di Nordest (2019). I principali lavori di saggistica sono: per Marsilio Editori: I centri storici di Sauris – Ricerca di identità e ipotesi di sopravvivenza per una comunità emarginata della Carnia (1977), Friuli dopo il terremoto – Fisica e metafisica di una ricostruzione (1978), La ricostruzione possibile – La ricostruzione nel centro storico di Gemona del Friuli dopo il terremoto del 1976 (1988); per Donzelli Editore: Terre mobili – Dal Belice al Friuli, dall’Umbria all’Abruzzo (2009), e per il Centro studi Accademia: Autobiografia di una ricostruzione – Il modello Gemona, Magnifica Comunità, Gemona (2016).

ESTATE A VILLA CICERI 2023 – ALL’OMBRA DEL MATAJUR

ALL’OMBRA DEL MATAJUR

raccolta di racconti di

Giuliano Citti

dialoga con l’autore

Alessandra Bordon

intermezzi musicali del coro

Nediški Puobi

Una raccolta di tredici racconti, graffianti frammenti di vite di uomini e donne che vissero e che ancora vivono in quella terra chiamata Benečija.
Storie di un tempo andato, quando umani, piante e animali delle Valli del Natisone incrociavano il loro cammino nell’intricato sentiero dell’esistenza.
Basati su testimonianze e storie di famiglia e di paese, ci portano in un mondo che ha vissuto a stretto contatto con la natura, e dove la gente ha dovuto apprenderne fin da subito le severe leggi, muovendosi in un delicato equilibrio sancito dal ritmo delle stagioni, imparando a vivere dell’essenziale.
Gente forgiata da una vita di fatica e privazione, gli abitanti delle Valli del Natisone, arroccati in borghi sperduti e di difficile accesso, hanno saputo mantenere per secoli la loro indipendenza nella lingua e nei costumi.
L’Autore ha voluto narrare queste storie «con l’umile intento di ridestare l’interesse per questa terra dal carattere magico, carica di vita e di tradizioni; certo che il turista, lo straniero, illah, una volta messo piede in queste Valli dalle sfumature antiche e misteriose, non riuscirà più a scordarle».

GIULIANO CITTI
Alpino e scultore ligneo, ora sente l’impulso e la necessità di raccontare di questa terra da molti ormai dimenticata, di questa terra dove il tempo pare essersi fermato.
Nel 2022 è finalista alla IX edizione del concorso “Premio letterario internazionale città di Como” con la presente raccolta, All’ombra del Matajur.

Conosci l’organizzatore

Nuove Querce45 eventi passatiVisualizza

ESTATE A VILLA CICERI 2023 IL FRIULI A UN BIVIO

TRICESIMO – PARCO DI VILLA CICERI – VIA UGO FOSCOLO, 15

Il terzo evento di Estate a Villa Ciceri 2023 è dedicato al Friuli. Presentiamo questa appassionante inchiesta di Enzo Martines (Kappavu Edizioni) che sarà accompagnato da Walter Tomada e dagli intermezzi musicali di Dj Tubet.

IL FRIULI A UN BIVIO
Indagine alla ricerca dell’anima dispersa della Piccola Patria

Partire dall’epopea friulana della Ricostruzione, per indagare la nostra capacità di affrontare le sfide dell’attuale periodo storico. Questo il percorso qui proposto.
I fattori di crisi del Friuli di oggi sono certificati: spopolamento, invecchiamento, abbandono da parte dei giovani del nostro territorio.
A partire dagli anni Novanta si è assistito a un passaggio epocale dal passato ideale – da una storia profonda – a una fase storica che rischia di spazzare via ogni riferimento culturale originale del Friuli. Chi siamo stati e cosa siamo diventati? è la domanda necessaria per comprendere il nostro oggi.
L’archetipo friulano indagato e studiato dal giovane Pasolini, fino alle considerazioni illuminanti di don Gilberto Pressacco, come può essere riferimento originale per affrontare il futuro? Come, lingua e cultura di provenienza, possono essere ancora leve utili?
Domande aperte che trovano alla fine filoni di risposta, sintesi di un dialogo appassionato con alcune voci autorevoli del Friuli contemporaneo. Un lavoro corale che propone una visione preoccupata, ma capace di proposte.

ENZO MARTINES

E’ nato nel 1964, vive e lavora a Udine.
Scrive e interpreta poesie e testi poetici per il teatro e la performance dal vivo. Nel 1991 vince il premio “P(r)oesia” di Sesto Fiorentino e nel 1995 pubblica il primo libro in versi, Poema libertino, edito da Campanotto. Nel 2005 con l’editore Nota pubblica il CD dal titolo Siamo esili, un progetto di poesia in musica di cui è autore e interprete.
Nel 2012 (debutto al Mittelfest) è coautore del testo teatrale “Lady Europe” prodotto dal CSS Teatro stabile di innovazione del FVG.
Nel 2015 pubblica il testo poetico Viaggio nell’anima in tre canti e nel 2018 il libro in versi L’arte di sopravvivere, entrambi con Gaspari Editore; nel 2021 il libro di poesie Vite Aliene, Digressioni editore. Suoi testi sono stati inoltre pubblicati in alcune antologie di poeti contemporanei.
Nell’ottobre 2021 esce il primo romanzo, Una solitudine perfetta, Augh! editore, che ottiene i premi “Ginevra” all’interno dello Switzerland Literary Prize edizione 2022 e il “Premio migliore assoluto – Enrico Morello” a Etnabook 2022, festival del libro e della cultura.

WALTER TOMADA

Giornalista e insegnante, dalla grande passione per la terra, la lingua e la cultura del Friuli. Dirige lo storico periodico “La Patrie dal Friûl”. Collabora con il Messaggero Veneto e varie altre testate e la sua firma è comparsa anche sulla prestigiosa rivista francese “Le Monde Diplomatique”.

Dj TUBET

Rapper e produttore friulano, attivo dal 1998.
Conosce la cultura hip hop, che contamina con altri generi musicali, tra cui il dub, il reggae, la world, fino al funky-jazz.
Intreccia la lingua friulana e l’italiano con altre lingue e culture, creando canzoni multilingue con citazioni di musica friulana antica e altre musiche della tradizione del featuring.
L’attitudine per la sperimentazione e per l’improvvisazione (freestyle), spesso in lingua friulana, lo rendono un artista molto versatile e unico nel suo genere…

ESTATE A VILLA CICERI 2023

Domenica 18 giugno 2023 – ore 18,30 – Tricesimo – Parco di Villa Ciceri

Le Nuove Querce o.d.v. presentano:

VIINO E LIBERTA’

raccolta di storie di: ANGELO FLORAMO

dialoga con l’autore: ELISA COPETTI

intermezzi musicali: LIUBOMYR BOGOSLAVETS

Le storie di questo libro conducono per borghi antichi o periferie sterminate, dagli Stati Uniti al Mar Nero, disegnando topografie ribelli quasi sempre macchiate di sugo. Sanno tutte di ebbrezza e di libertà, forse perché il tempo di questo nostro vivere va intriso di vino tanto quanto di ideali. Il lettore è dunque avvisato: qui si beve molto, molto si mangia. Si fuma e si ama. E soprattutto si sogna, senza necessariamente andare a dormire. Di che cosa? Ma di un mondo migliore del nostro, come quello per il quale hanno lottato i protagonisti dei racconti. Alcuni reali, altri inventati. Cos’hanno in comune la periferia di Praga, la Dalmazia in inverno, un birraio di Belfast, o una tabaccheria di Lisbona? Nulla, probabilmente, oltre a quello struggimento che prende sempre il cacciatore di storie, quelle che si impregnano di alcol e di anarchia quando arrivato alla fine di un lungo viaggio non chiede altro che di poterle raccontare a qualcuno. Forse perché è ubriaco, o forse perché innamorato: di una donna, di una bottiglia o di un’utopia, in fondo non fa troppa differenza.

ANGELO FLORAMO Nato a Udine nel 1966, insegna Storia e Letteratura al Magrini Marchetti di Gemona ed è ancora convinto che malgrado tutto sia il mestiere più bello del mondo. Medievista per formazione, ha pubblicato molti saggi e articoli specialistici, collabora con diverse riviste nazionali ed estere; dal 2012 collabora con la Biblioteca Guarneriana di San Daniele del Friuli in veste di consulente scientifico. Per BEE ha pubblicato Guarneriana Segreta (nuova edizione aggiornata nel 2021, finalista al premio Latisana Nordest), L’osteria dei passANGELO FLORAMO Nato a Udine nel 1966, insegna Storia e Letteratura al Magrini Marchetti di Gemona ed è ancora convinto che malgrado tutto sia il mestiere più bello del mondo. Medievista per formazione, ha pubblicato molti saggi e articoli specialistici, collabora con diverse riviste nazionali ed estere; dal 2012 collabora con la Biblioteca Guarneriana di San Daniele del Friuli in veste di consulente scientifico. Per BEE ha pubblicato Guarneriana Segreta (nuova edizione aggiornata nel 2021, finalista al premio Latisana Nordest), L’osteria dei passi perduti (4 edizioni), La veglia di Ljuba (4 edizioni, Premio Palmastoria come miglior romanzo storico), Il fiume a bordo (3 edizioni), Come papaveri rossi (2 edizioni, Premio Fiuggi Storia) e Vino e libertà.i perduti (4 edizioni), La veglia di Ljuba (4 edizioni, Premio Palmastoria come miglior romanzo storico), Il fiume a bordo (3 edizioni), Come papaveri rossi (2 edizioni, Premio Fiuggi Storia) e Vino e libertà.

LIUBOMYR BOGOSLAVETS 

Sessantenne, è un grande solista di musica classica e non solo che, ad un certo punto della vita, ha pensato di lasciare la sua terra e cercare ispirazione in altri paesi, l’ultimo dei quali, prima di giungere in Italia, è stata la Polonia, dove ha tenuto il suo ultimo concerto ufficiale a teatro nel 2012, dieci anni fa. Sono poi note le vicende legate al suo soggiorno in Italia e in Friuli, dove ha potuto combattere i rischi di espulsione grazie alla sua musica e alla solidarietà trovate a Udine durante il locKdown; 

ESTATE A VILLA CICERI 2023

Perché l’ansia di Asia si scatena più violenta durante i temporali?
Mattia è davvero il bullo della classe o la sua è solo una maschera da duro che lo nasconde al mondo?
Cosa nasconde il misterioso appuntamento con il passato di nonna Annina?
Se Annina fugge, Asia non può abbandonarla. E Tommaso non può abbandonare Asia.
Sette giorni, tre vite. Tre vite che si intrecciano tra le aule di una scuola udinese, il mare di Lignano, grandi stazioni e incontri inaspettati: un viaggio emozionante nelle geografie fisiche e nelle geografie interiori.
L’avventura di Asia, Tommaso e Annina attraversa tappe cruciali: la cura delle fragilità, la scoperta del primo amore, il superamento delle proprie paure.
Finché un appuntamento con il passato regalerà un nuovo futuro.
Una storia che esplora i confini tra generazioni, tra guerra e pace, tra salute e malattia, tra forza e vulnerabilità. Una storia che commuove, sorprende, fa ridere e pensare, ricordandoci che spesso i nemici più insidiosi si trovano dentro di noi. Ma che possiamo imparare ad affrontarli. Insieme.

Antonella Sbuelz, tricesimana, vive a Udine..
Ha condotto studi universitari a Trieste e Verona, conseguendo un Dottorato in Letteratura Moderna presso l’Unil di Losanna.
Autrice di otto romanzi, numerosi racconti, raccolte poetiche e saggistica, viene considerata una delle voci più interessanti della narrativa italiana contemporanea. Alle sue opere – tradotte in inglese, tedesco, francese, croato e spagnolo- sono stati assegnati numerosi premi, fra i più prestigiosi in ambito nazionale.
La sua ultima raccolta poetica, Chiedi a ogni goccia il mare ( Stampa2009, 2020) ha ricevuto il Premio Camaiore ed è stata inserita nella Rosa finalista del Premio Viareggio. Il suo romanzo Questa notte non torno (Feltrinelli, 2021; Premio Campiello Junior, Premio Selezione Strega Ragazzi e Ragazze, finalista al Premio Minerva ) è stato tradotto in Germania, Austria e Svizzera e la conduce, da due anni, a incontri con ragazzi e ragazze, nelle scuole di tutta Italia.
E’ anche grazie a quei ragazzi e a quelle ragazze che continua a sorprendersi, a commuoversi, a imparare.

GIORNATA INTERNAZIONALE CONTRO L’OMOTRANSBIFOBIA

In occasione della Giornata internazionale contro l’omotransbifobia
LE NUOVE QUERCE O.D.V., in collaborazione con AGEDO Udine, Arcigay Friuli, Club per l’UNESCO di Udine, e con il patrocinio del Comune di Tricesimo, presentano:

LA METAMORFOSI DELL’ANGELO
Romanzo di

ANTONELLA FIASCHI

Intervengono:

PINA RIFIORATI, Avvocata, Presidente del Comitato Pari Opportunità dell’Ordine degli Avvocati di Udine

ANNA MASUTTI, Presidente di Agedo Udine

Intermezzi musicali :

NICOLE COCEANCIG

Un caso professionale all’apparenza banale diventa per Caterina Novelli, avvocato di mezza età della provincia del Nord-Est, occasione di indagine per decifrare cosa si nasconde davvero dietro i motivi di un atroce delitto compiuto fra le mura di casa.
Con uno stile asciutto che tiene sempre in tensione e attraverso la ricerca di significati esoterici, si è coinvolti in un susseguirsi di colpi di scena, poiché nella vicenda narrata, come nell’animo umano dei suoi protagonisti, nulla di ciò che appare è come sembra.

Antonella Fiaschi, vive e lavora a Udine dove svolge la professione di avvocato. Impegnata in compagnie teatrali amatoriali come attrice e regista, è con questo romanzo al suo esordio letterario
Il romanzo è uscito il 01.07.2022 (Gaspari Editore – Udine). A marzo 2023 è uscita la prima ristampa.Ingresso libero fino ad esaurimento posti.


Prenotazioni:
via mail:
lenuovequerce@gmail.com
o inviando un messaggio al seguente numero:
351 724 2554

campagna di primavera Telethon 2023

Come succede ormai da anni Le Nuove querce o.d.v. sono al fianco di Telethon per la ricerca contro le malattie rare.
Regala i Cuori di biscotto
Per tutte le mamme che credono nella ricerca, scegli i Cuori di biscotto, disponibili in tre gusti golosi: con arance di Sicilia, con gocce di cioccolato e con farine integrale.
Puoi avere I Cuori di biscotto nelle varianti arance di Sicilia, con gocce di cioccolato e con farina integrale a fronte di una donazione minima di 15 euro e i Cuoricini di biscotto a fronte di una donazione minima di 6 euro.
Vi aspettiamo sabato 6 maggio dalle ore 9 e fino ad esaurimento scorte, in piazza Garibaldi a Tricesimo.

25 APRILE 2023 – FESTA DELLA LIBERAZIONE

TRICESIMO – AUDITORIUM SCUOLE SECONDARIE – VIA VOLONTARI DELLA LIBERTA’, 20

Daniel e i suoi compagni

Partigiani sovietici nella Resistenza friulana

di
PIERI STEFANUTTI

Intervengono:

Dino Spangehro
Franceschino Barazzutti

intervalli musicali:

Benedetto Parisi

Durante la Seconda guerra mondiale la Resistenza in Friuli e in Carnia fu caratterizzata anche dalla partecipazione di numerosi sovietici. Fuggiti dalla prigionia tedesca e arrivati in Friuli nella speranza di trovare la strada più breve e più facile per puntare ad est erano stati accolti dai garibaldini friulani fermandosi a migliaia di chilometri dalla propria terra di origine a combattere contro il comune nemico. Si formò così un battaglione composto quasi interamente da sovietici (chiamati genericamente russi) guidato dal ‘comandante Daniel’ Danijl Varfolomejevič Avdeev. Distintisi nelle azioni di sabotaggio e nell’assalto ai presidi nemici soprattutto quelli dei cosacchi collaborazionisti dei nazisti molti dei partigiani russi morirono nelle azioni in difesa delle Zone libere della Carnia e del Friuli e tra essi ‘Daniel‘ ucciso in combattimento nel 1944. Alla memoria del loro contributo alla nostra Resistenza è dedicato questo libro.

Pieri Stefanutti (Trasaghis, 1955):

è impegnato da anni in un lavoro di ricerca sulle caratteristiche storico–culturali del territorio della Valle del Lago cioè dei Comuni di Bordano Cavazzo Carnico e Trasaghis (UD). Ha pubblicato diversi studi e ricerche a carattere storico-archivistico sulle riviste della Società Filologica Friulana “Ce fastu?” e “Sot la Nape” nonché sui numeri unici “Val dal Lâc” (1987) “Âs” (1992) e “Glemone” (2001).
Ha curato l’uscita di diverse pubblicazioni riguardanti la storia del territorio durante le due guerre mondiali tra le quali Timp di vuere (1989) Avasinis 1940-1945 (1996 e 2015) e come coautore dei libri Memorie di un esodo (2003) e Strade di guerra (2003).
Sugli stessi temi ha scritto anche i libri Novocerkassk e dintorni. L’occupazione cosacca della Valle del Lago (1995) Venzone in guerra (2013) Percorsi della memoria (2015) Avasinis 2 maggio 1945. Note per una bibliografia ragionata (2019) Cosacchi in Friuli ieri e oggi (2019) e Le ultime raffiche (2020).

INGRESSO LIBERO

Cumbinìn

di e con Martina Delpiccolo, Fabiano Fantini, Claudio Moretti, Elvio Scruzzi
una produzione Teatro Incerto / CSS Teatro stabile di innovazione del FVG

DOMENICA 2 APRILE 2023 ALLE ORE 20:30

Teatro Luigi Garzoni – Tricesimo – via Europa Unita

Due uomini in accappatoio, nella sala relax di una beauty farm, attendono un terzo per discutere e portare a termine un losco affare.

Nell’attesa, il dialogo spregiudicato e senza filtri, mette in luce la personalità dei due individui: sono uomini ambigui, di dubbia moralità che, attraverso un linguaggio tragicomico, si mostrano nella loro bassezza e meschinità.


Nel frattempo, il terzo, telefona, invia messaggi in un crescendo parossistico che accompagnerà tutto lo spettacolo. Arriverà? Senza di lui l’affare non si può concludere.
Finalmente vengono raggiunti dalla responsabile del luogo che, stranamente, appare loro sconosciuta, subentrata per un repentino cambio di gestione.

Tutto sembra bizzarro e paradossale in lei: il modo di porsi, i trattamenti proposti, il metodo folle di pagamento.
Una diversità e una distanza abissale sembrano dividerli, ma il contrasto che scaturisce dalla personalità sognante di lei a contatto con il realismo dei due apre scenari inaspettati sul modo di percepire il mondo.
È un immaginario sconosciuto ai due come lo è la nuova gestrice della Beauty Farm, dove credevano di ricevere cure per la bellezza del corpo e invece ricevono attenzione per la bellezza dell’anima.
Puntellata dall’ironia, ancorata alla realtà ma anche lievitata da suggestioni letterarie, la vicenda offre l’occasione di domandarsi cosa sia la Poesia, come scaturisca, a cosa possa ancora servire.


Ingresso libero fino ad esaurimento posti
si consiglia la prenotazione:
Mail: lenuovequerce@gmail.com
Sms o WhatsApp: 351 724 2554

8 MARZO 2023 – GIORNATA INTERNAZIONALE DELLE DONNE

mercoledì 8 marzo 2023
Tricesimo – Teatro Luigi Garzoni ore 21,00

in occasione della giornata internazionale della donna l’organizzazione di volontariato Le Nuove Querce, in collaborazione con il club per l’UNESCO DI UDINE e il patrocinio del Comne di Tricesimo
Presenta :

$EX MACHINE

Un popolo di santi, poeti, navigatori e puttanieri

Di e con Giuliana Musso
E con “Igi” Gianluigi Meggiorin
Regia Massimo Somaglino
Collaborazione al soggetto Carla Corso
Suono e luci Claudio Poldo Parrino
Produzione La Corte Ospitale

«Le prostitute si possono chiamare in molti modi.
I clienti si chiamano clienti»

Affresco di una società contemporanea vista da una particolare angolazione, quella del sesso a pagamento, lo spettacolo vede Giuliana Musso dar voce ed anima a sei personaggi, quattro uomini e due donne, che, visti in sequenza, formano un quadro di contemporanea umanità, complessa, multiforme, ridicola (sebbene mai parodistica).
Dino, simpatico pensionato, nostalgico delle case chiuse.
Vittorio, agente di commercio, il cliente perfetto.
Monica, moglie e madre, fiera rappresentante della sua categoria.
Silvana, esperta professionista del sesso. Igor, ventenne, magazziniere, appassionato di lap-dance.
Sandro, imprenditore nordestino alla ricerca di qualcuno con cui parlare.
Hanno tutti in comune due cose: appartengono alla cultura del nord-est (terra di campanili e lap-dance) e trovano soddisfazione ai loro bisogni e ragione alle loro paure nel variegato e complesso mondo dei rapporti sessuali a pagamento. La musica originale suonata dal vivo da Gianluigi Meggiorin offre allo spettatore lo spazio per ascoltare ciò che non si può raccontare, è sostegno e contrappunto alla stupefacente credibilità dei personaggi. L’interazione tra personaggi, musica e pubblico in sala, direttamente coinvolto dagli interpreti, ha fatto di questo spettacolo un piccolo fenomeno teatrale in sospeso tra il cosidetto “teatro civile”, e il cabaret.

INGRESSO LIBERO – PRENOTAZIONE CONSIGLIATA
PER PRENOTAZIONI:
MAIL: lenuovequerce@gmail.com
SMS O W.APP: 3283889885 – 3288387794

BOTA E RISPUESTA Cjant par un poete contadin

Scritto ed interpretato da Leo Virgili e Federico Scridel


Federico Scridel: Jacum Bisot
Leo Virgili: Composizione, direzione musicale, Chitarra
Nicole Coceancig: Voce
Mirco Tondon. Contrabbasso
Jack Iacuzzo. Percussioni
Stefano Bragagnolo: Disegno luci
Leonardo Rizzi: Fonica

LO SPETTACOLO
Un gruppo musicale si ritrova in una disordinata soffitta per provare in vista dell’esibizione all’imminente sagra paesana. Il polveroso ritratto di un poeta si anima e comincia a parlare… è lo spirito di Jacum Bisot, misconosciuto poeta friulano che, fra le due guerre, fu autore di rime semplici ma cariche di saggezza popolare.
Questo espediente scenico denso di comicità permette di svelare una manciata di irresistibili canzoni interpretate dalla splendida voce della giovanissima Nicole Coceancig e scritte ed arrangiate da Leo Virgili su testi di Jacum Bisot (1873-1948).
Jacum è un poeta popolare e gran cerimoniere della locale mascherata. La sua arguzia, il suo amore per la letteratura e il suo spirito libero sono tuttora leggendari in paese…


Nonostante questo Jacum vive sulla propria pelle l’inevitabile sofferenza di chi, grazie all’arte e alla creatività è capace di vedere molto più lontano di un piccolo paese di campagna.


“Bota e rispuesta” rende omaggio alla pungente ironia e alla sagacia di generazioni di friulani mai contemplati dalla “cultura alta” ma che, nella loro inconsapevole semplicità, hanno trovato nella scrittura il riscatto dalla povertà e dall’ingiustizia sociale.

NB Lo spettacolo è quasi interamente recitato e cantato in lingua friulana

LA RICERCA STORICA
Il lavoro prende piede dalla riscoperta di antichi manoscritti dell’epoca (a cavallo fra la fine dell’800 e gli anni ‘40) e ripercorre gli antichi fasti della Mascherata di Orsaria, una delle celebrazioni carnevalesche più vive nella memoria storica dei friulani.

Componimenti poetici scritti seguendo un preciso stile letterario e che, nonostante la loro unicità e l’evidente rilevanza antropologica, non non sono ancora stati oggetto di studi specifici.

DURATA SPETTACOLO
Durata spettacolo 65 minuti

INGRESSO LIBERO

PER PRENOTAZIONI
mail: lenuovequerce@gmail.com
sms e whatsApp : 3283889885 – 3288387794

Giorno della Memoria

domenica 29 gennaio 2023 – ore 17 – Sala Consiliare del Comune di Tricesimo – Piazza Ellero

AUSCHWITZ. UN RITORNO

DOCUMENTARIO DI BENEDETTO PARISI

Shlomo Venezia, uno dei pochi sopravvissuti del sonderkommando di Auschwitz aveva le mansioni di rimozione dei cadaveri dalle camere a gas e dal loro incenerimento, del taglio dei capelli, dell’estrazione dei denti d’oro dai corpi delle vittime.


Shlomo ha dovuto attendere fino al 1992 per trovare la forza di ritornare sul luogo dello sterminio.
Lo ha fatto, richiesto dalla provincia di Roma per accompagnare una scolaresca.

Da allora periodicamente ripercorre in quei luoghi con vari gruppi le tappe della sua deportazione con lo scopo di mantenere viva la memoria dello sterminio.


Questo film, girato in occasione di un viaggio di istruzione organizzato dal Centro Espressioni Cinematografiche di Udine nel maggio 2004, racconta attraverso le parole di Shlomo e le immagini di Auschwitz attuali e di repertorio i momenti salienti della sua storia, dalla cattura alla liberazione.


Questo film è stato realizzato nel 2005 e Shlomo Venezia è morto nel 2012.
Da qui l’importanza di questo lavoro che, tra l’altro, è uno dei pochi documentari in cui il racconto del protagonista della storia è ambientato nel luogo in cui tutto è successo.

Regia, riprese e montaggio Benedetto Parisi
Musica, Enrico Baldini, Giorgio Parisi, Benedetto Parisi
Durata 52′

INGRESSO LIBERO

Prenotazioni via mail: lenuovequerce@gmail.com
Oppure via whatsapp o inviando un messaggio ai seguenti numeri:
3283889885 – 3288387794

SORELLE

Centro della Comunità Franco Sgarban – via San Bartolomeo, 24 – Ara di Tricesimo

INGRESSO LIBERO


Per informazioni e prenotazioni:
lenuovequerce@gmail.com
cell. 3283889885 – 3288387794
Una storia che attraversa il ‘900 dai suoi esordi alla conclusione del secondo conflitto mondiale. Una saga famigliare che si impiglia sotto le ciglia di quattro donne impastate di sangue, terra, rabbia e dolore. Il teatro degli eventi dal Friuli esplode in un “altrove” spesso straniante come sa esserlo la vita.
( ANGELO FLORAMO)
In un arco di tempo che va dal 1909 al 1945, i destini di quattro sorelle si intrecciano alla Storia. La prima guerra, i misfatti del fascismo, la persecuzione di sloveni ed ebrei e l’occupazione nazista permeano le loro esistenze come ineluttabili fatalità, spesso difficili da accettare.
Accanto ad avvenimenti terribili e tragici, l’epoca che fa da cornice al romanzo offre, però, possibilità fino a quel momento inimmaginabili, soprattutto alle donne. Le quattro sorelle sapranno coglierle e riusciranno a trovare la loro strada da sole, senza l’appoggio di un uomo, vere eroine di un mondo in divenire.
Barbara Pascoli
Nata del 1962 a Monfalcone (GO), vive in un borgo nei boschi al confine fra Friuli e Slovenia. Ha pubblicato romanzi Senza scrupoli (senaus,2012) e L’uomo sbagliato (PSE,2014) ela raccolta di racconti Il caso e le cose (Bookabook,2018) Ha partecipato alle antologie edite da Mprganti editore Il cerchio delle streghe (2016), la natura offesa (2020), L’uomo dei sogni reali (2021). Dal 2021 organizza il concorso letterario “Prepotto. I racconti dello schioppettino” per il Comune di Prepotto .

mafia s.p.a.

Le trame oscure della criminalità organizzata nella locomotiva economica nazionale. Un pezzo del mondo imprenditoriale che ha scelto la piovra per fare affari. Le misure necessarie per contrastare la pericolosa avanzata del crimine a Nord-Est.

«Droga, armi, esseri umani. E soldi, tanti soldi. Basta uno sguardo alla carta geografica per capire come il Nord-Est sia al centro dei traffici che alimentano il crimine internazionale che a sua volta foraggia il crimine locale. Qui la rotta balcanica della droga si congiunge a quella dal Meridione. Convergono da Est i carichi di armi serbi e croati via terra e via mare e le vittime della tratta di esseri umani attraverso il confine orientale. Nel bel mezzo di tutto ciò, l’unica mafia nata al di fuori delle regioni meridionali, la mafia del Brenta.» 

A Tricesimo in scena “Storie sbagliate. Tributo a Fabrizio De Andre” sul palco giovani e freschi musicisti

Si è svolto ieri nel tardo pomeriggio a Tricesimo il sesto ed ultimo evento di Estate a Villa Ciceri per il 2022 organizzato dall’associazione culturale Le Nuove Querce. Come spesso accade le attività cultuali locali riescono a proporre spettacoli di qualità, pur non godendo di grandi mezzi economici sostituiti da passione ed impegno. Così è stato per la musica proposta da un quartetto di giovani che nonostante nella serata fossero solo tre, causa improvvisa indisposizione di un membro del gruppo, sono riusciti a donare al pubblico presente nel parco di Villa Ciceri trasparenti momenti di musica e poesia, complice ovviamente le splendide canzoni/poesie di Fabrizio De Andrè . “Le voci di questi giovani, si incrociano, si leggeva nella presentazione dell’evento, con l’intento di riproporre i grandi classici e alcune perle meno conosciute del repertorio di uno dei più grandi maestri della canzone d’autore italiana, in chiave ri-arrangiata e personale, cercando di riportare sul palco il trasporto, l’umanità e le “storie sbagliate” dell’autore genovese”. Ed in effetti obiettivo ed aspettative sono state centrate ed il titolo dello spettacolo “STORIE SBAGLIATE. TRIBUTO A FABRIZIO DE ANDRE’” è perfetto per quanto offerto saltando da un album all’altro del cantautore genovese, centrato il titolo come perfettamente riuscito il mix di voci e suoni offerti da Nicole Coceancig (voce, chitarra, percussioni), Alvise Nodale (voce, chitarra, bouzouki, percussioni) e Veronica Urban (voce, flauti, percussioni). Siamo certi che l’assente giustificato Luca Boschetti (voce, basso) non avrebbe potuto che arricchire già ricco “piatto” di talenti in una ben miscelata kermesse che ha donato al pubblico presente, con garbo e semplicità, splendidi momenti musicali  da un repertorio che non ti aspetti da così giovani musicisti.

ESTATE A VILLA CICERI 2022 – STORIE SBAGLIATE – TRIBUTO A FABRIZIO DE ANDRE’

TRICESIMO  
PARCO DI VILLA CICERI 
VIA UGO FOSCOLO, 15

Quattro giovani voci si incrociano con l'intento di riproporre i grandi classici e alcune perle meno conosciute del repertorio di uno dei più grandi maestri della canzone d'autore italiana, in chiave riarrangiata e personale, cercando di riportare sul palco il trasporto, l'umanità e le “storie sbagliate” dell'autore genovese.

                                                                                
STORIE SBAGLIATE                                                                                                                                                                                                                                                                                        TRIBUTO A FABRIZIO DE ANDRE'
                                                                                                           
Nicole Coceancig:                           
voce, chitarra, percussioni

Alvise Nodale:                                             voce, chitarra, bouzouki, percussioni

Luca Boschetti: 
voce, basso

Veronica Urban: 
voce, flauti, percussioni

ESTATE A VILLA CICERI 2022

Quinto evento a Villa Ciceri
domenica 7 agosto alle ore 18

La Storia che non c’è
premio letterario a tappe

Progetto itinerante che interessa alcuni Comuni del Friuli Venezia Giulia.
L’idea, nuova e affascinante, è quella di coinvolgere scrittori e pubblico nella creazione di storie e racconti che saranno improvvisati sul palco.

E ALLORA TANGO…

con

Lucia Conflero – violino
Arno Barzan – piano

e con gli scrittori

Elena Vesnaver
Giuseppe Mariuz

conduce

ROCCO BURTONE

L’organizzazione proporrà il tema della serata e gli scrittori dovranno, con la partecipazione del pubblico, presentare un racconto che non hanno ancora scritto e che nascerà al momento.

Nell’attesa del parto letterario, i musicisti si esibiranno in un breve concerto che avrà la durata della elaborazione letteraria.

ESTATE A VILLA CICERI 2022

STORIA DEL FRIULI E DEI FRIULANI

DALLE ORIGINI A NOI

TRICESIMO – PARCO DI VILLA CICERI – VIA UGO FOSCOLO 15

Quarto evento a Villa Ciceri
domenica 24 luglio alle ore 18
presentazione di:
STORIA DEL FRIULI E DEI FRIULANI
DALLE ORIGINI A NOI
Libro storico di:
WALTER TOMADA
Edizioni Biblioteca dell’immagine
dialoga con l’autore:
ANTONELLA SBUELZ
Storia del Friuli e dei Friulani è il libro d’un popolo, della sua terra, delle sue condizioni di vita, della sua fede religiosa e popolare, di cosa è accaduto nei suoi millenni di Storia.
Dall’era glaciale all’uomo delle caverne, dai tumuli ai castellieri, e così l’avvento dei Venetici e dei Celti, Roma con il suo esercito e la fondazione di Cividale e della grande Aquileia, la distruzione portata da Attila, l’era dei Longobardi, quando i Duchi friulani diventavano Re d’Italia, il 3 aprile 1077, la millenaria stagione dei Patriarchi, la Serenissima, le eresie e le arti, il passaggio di Napoleone e poi l’Austria, il Risorgimento e il 1866, gli anni della fame e le innovazioni dell’Ottocento, la Grande Guerra, Caporetto, il biennio rosso e il fascismo, la Seconda guerra mondiale e la resistenza friulana, il Novecento e le sue tensioni di confine, il prima e il dopo Terremoto…
E su tutto, l’anima e le tradizioni, che qui sono antiche quanto il tempo.
L’autore, dopo anni di studio, ricerca e scrittura, ci consegna un’opera che è un lungo, appassionante, viaggio nei nostri millenni, alla ricerca delle radici profonde di una terra, il Friuli.

ESTATE A VILLA CICERI 2022 – ALLA FINE DEI BACI

ESTATE A VILLA CICERI 2022 – ALLA FINE DEI BACI

Terzo evento a Villa Ciceri
domenica 10 luglio alle ore 18,00
presentazione di:
Alla fine dei baci


romanzo e canzoni
di Marco Anzovino
Edizioni Biblioteca dell’immagine


dialoga con l’autore:
Anna Piuzzi

Ci sono le band giovanili, la voglia di suonare insieme, di accordarsi l’uno con l’altro prima ancora di farlo con gli strumenti.
C’è il fascino di un cinema di provincia e di una storia che si dipana intorno.
Giada e Luca sono due adolescenti che suonano nella stessa band, i Dacapo, ed attraverso l’esperienza della musica, vivono anche quella dell’amore. Condividono con i loro amici una sala prove in un garage, i sogni di libertà, le paure, il palco, i segreti che solo a diciassette anni si possono avere.
Un romanzo che racconta l’irrefrenabile vitalità e l’immensa fragilità a cui si espongono, accompagnato da un Qr code che spalanca a 17 brani del passato e del presente di Marco Anzovino.
Un progetto che coinvolge ed emoziona da leggere ed ascoltare tutto d’un fiato.


Marco Anzovino,
assistente sociale , musicoterapeuta, scrittore, docente. Dal 2004 svolge l’attività di educatore e musicoterapeuta nella Comunità per il recupero di ragazzi tossicodipendenti “Villa Renata” (Lido di Venezia) collaborando con l’Hospice di San Vito al Tagliamento, il CRO di Aviano, Il Carcere di Udine, il Centro per Disturbi Alimentari “La Casa delle Farfalle”, il Ser.D. di Pordenone e Portogruaro.

Nel 2014 ha pubblicato il libro-cd Turno di Notte e nel 2016 Le Ragazze al terzo piano. Nel 2015 è stato coordinatore degli educatori dell’Istituto per minori non accompagnati “Casa Immacolata” di Udine. E’ docente presso la Scuola di specializzazione di Musicoterapia “G.Ferrari” di Padova. Nel 2017 riceve una menzione speciale al premio letterario Il Golfo dei Poeti a Porto Venere. Come cantautore ha vinto numerosi concorsi nazionali con brani di sua composizione (Premio Recanati, premio Canzone d’Autore, Premio Solo Musica Italiana).

ESTATE A VILLA CICERI 2022 INCANTEVOLE LUDO

Secondo evento a Villa Ciceri
domenica 26 giugno alle ore 18,00
presentazione del romanzo:
Incantevole Ludo
di Pier Giorgio Gri
Forum – Editrice Universitaria Udinese
dialoga con l’autore:
Antonella Sbuelz

Dopo Intrecci del tempo presente ecco Incantevole Ludo.

Pier Giorgio Gri ci racconta, con consueta delicatezza, una struggente storia di disagio giovanile.

La Ludo è una cascata di capelli rosso fuoco. Una ragazza intelligente, riflessiva – dicono i prof – ma insidiata dall’insoddisfazione di sé, del proprio corpo, delle proprie capacità.

Il racconto di pochi mesi, dalla primavera all’inverno, tra amicizie complicate e una famiglia perbene, tra l’aula di scuola, percorsa da passioni e smarrimenti, e la camera di casa, silenzioso precario rifugio.

Nel suo cammino insolito e tormentato Ludo sembra assecondare un impenetrabile destino.

«Volere… cosa? Non è di questo che l’accusano, di non avere forza di volontà? Lei ce l’ha la forza, non di volere. Piuttosto, di non volere: parlare, partecipare, mangiare.

Che poi, lei neanche ha capito dove stia, la volontà: è una forma del pensare? Davvero? Cartesio l’ha messa in confusione, ci sarà pure un qualche filosofo che ha scritto qualcosa di meglio.

L’intelligenza certo non la dirige, però la contamina, la deprime… Sarà anche potente – la volontà – ma non può tutto: può ammalarsi deteriorarsi svanire… E a quel punto? Non ci sono pastiglie per la volontà».

Evento finanziato da fondi ministeriali e regionali per il Terzo Settore

Per prenotazione (consigliata) contatta Le Nuove Querce O.D.V.
tel. / whatstapp/ sms
328 3889885 – 328 8387794
e.mail: lenuovequerce@gmail.com

ESTATE A VILLA CICERI 2022 Il furlan “queneau” ti stufe

Torna Estate a Villa Ciceri
La rassegna 2022 si apre
DOMENICA 5 GIUGNO alle ore 18 con la presentazione del libro:

Il furlan “queneau” ti stufe


manuale per giocare con le parole di

Carlo Tolazzi
edito da KAPPAVU

gioca con l’autore: Walter Tomada

Sapere che “No dome modòn” è una frase che si può leggere con lo stesso significato tanto iniziando da sinistra quanto da destra, non ti cambia la vita.

Riuscire a mettere insieme trenta righe di prosa senza mai usare la lettera a non ti dà il Nobel.

Scoprire che lâ tal mar a fâs mâl più che un pregiudizio è una frase che usa sempre la stessa vocale non ti arricchisce la conoscenza interiore.Si chiama giocare con le parole.

Lo ha ispirato, senza neppure saperlo, Raymond Queneau (si legge “chenò”) con il suo laboratorio di letteratura potenziale (Oulipo), ed è molto consigliato, specialmente in caso di: allergia alle grammatiche, alla koinè, alle coniugazioni e alle grafie istituzionali; sbadigliamenti; non saper come passare il tempo; lunghe attese dal medico, per il treno o l’autobus; perdita di telefonino; nausea della televisione.
Tenerlo a portata dei bambini.

Savê che No dome modon e je une frase che si pues lei cul istès significât sei tacant di çampe sei di drete, no ti cambie la vite.

Rivâ a meti adun trente riis di prose cence doprâ mai la letare a no ti dà il Nobel.

Scuvierzi che lâ tal mar a fâs mâl plui che un prejudizi e je une frase che e dopre simpri la stesse vocâl no ti insiore la cognossince interiôr.

Si clame zuiâ cu lis peraulis. Lu à ispirât, cence nancje savêlu, Raymond Queneau (si lei “chenò”) cul so laboratori di leterature potenziâl (Oulipo), e al è conseât une vore, massime in câs di: alergjie a lis gramatichis, ae koinè, a lis coniugazions e a lis grafiis istituzionâls; sossedàrie; no savê ce fâ; spietis lungjiis dal miedi, dal tren o dal autobus; pierdite dal celulâr; nàusie de television.

Tignîlu a tîr dai fruts.

Evento finanziato da fondi ministeriali e regionali per il Terzo Settore

Per prenotazione (consigliata) contatta Le Nuove Querce O.D.V.
tel. / whatstapp/ sms
328 3889885 – 328 8387794
e.mail: lenuovequerce@gmail.com

GIORNATA INTERNAZIONALE CONTRO L’OMOFOBIA LA BIFOBIA E LA TRANSFOBIA – IO SONO IO

IO SONO IO
di Cinzia Messina

intervengono:
Anna Masutti , pres. Agedo Friuli
Patrizia Fiore, avvocata.

La storia di Greta, 15 enne transgender: “Io sono nel corpo giusto”
Greta vive a Ravenna e all’età di dodici anni ha fatto coming out, iniziando il suo percorso di transizione prima dicendolo apertamente, poi iniziando la cura con dei bloccanti “reversibili”, assicura la quindicenne.
Per anni si è sentita una bambina, facendo fatica coi suoi coetanei e vivendo momenti molto difficili, che non sono mancati anche al resto della famiglia e in particolare alla mamma Cinzia. Poi le cose sono cambiate e oggi Greta è felice.
“Nessuna persona è in un corpo sbagliato: io sono in un corpo giusto, che adatto a ciò che sono. E sono Greta lo stesso, anche non intraprendo nessun percorso”. Parola, appunto, di Greta, 15enne transgender di Ravenna, iscritta al liceo artistico e con diversi sogni nel cassetto: diventare una make up artist oppure una stilista, o ancora un’attrice.


Quel che è certo, è che a 12 anni, quando era ancora in seconda media, Greta ha già deciso una cosa, la più importante: essere finalmente sé stessa. Il suo coming out, infatti, è arrivato molto presto, considerando che “c’è chi indossa altri vestiti per cinquant’anni prima di riuscirci”, ricorda la madre, Cinzia Messina.


Ed è stato un momento davvero importante per tutti, genitori compresi. Perché prima di arrivarci non sono mancate le sofferenze e le difficoltà.


Fin da piccola, racconta la mamma della quindicenne, si è sempre sentita una ragazza. E per anni, non è stato facile né per lei accettare il fatto di non sentirsi riconosciuta come tale, né per i genitori, che non riuscivano a comprendere bene cosa stesse accadendo.


Per dodici anni non ha fatto altro che ripetere a tutti di sentirsi una bambina. “Era abbastanza stressante -ammette Cinzia-, perchè non capivo. All’inizio pensavo fosse un gioco, ma poi è durato nel tempo, fino al suo coming out.
Questo ha cambiato totalmente la mia vita e mi ha reso una persona felice”. Intanto perché tutti i dubbi di mamma e papà su qualche possibile malattia erano stati scongiurati.“È stata una rinascita un po’ per tutti” assicura ancora Cinzia, mentre Greta, pur riconoscendo il ruolo fondamentale dei genitori, precisa: “Non è stata una famiglia speciale, perché secondo me i genitori che non accolgono per quello che sono, non si devono neanche chiamare genitori”.

Cuor di biscotto Telethon 2022

In occasione della campagna Io per lei 2022 tornano i Cuori di biscotto Telethon: sceglili come regalo e dona una speranza alle mamme che credono nella ricerca.
I Cuori di biscotto sono disponibili quest’anno in una rinnovata confezione colorata ed esclusiva e in tre differenti gusti: pasta frolla al burro, al cacao con gocce di cioccolato e con farina integrale. Ancora una volta nascono dalla collaborazione tra Fondazione Telethon e la storica pasticcerie genovese Grondona che ha realizzato i biscotti con materie prime di qualità, seguendo ricette originali e gustose. 

Aspettando la notte dei lettori

Nel 1997 il “Messaggero Veneto” decise di pubblicare una rubrica, “Sotto la lente”, che ospitava diversi contributi giornalistici. E Domenico Pecile inventò “Gente di Udine”, cinquantacinque ritratti di udinesi per altrettante microstorie non riguardanti la cronaca. Fu quasi una sorta di esercitazione “letteraria” visto che ognuno di quei mini racconti doveva essere scritto con il medesimo numero di battute. La nuova edizione del libro, “Gente di Udine (e non solo)”, contiene ora anche altre storie e nuovi personaggi scelti e legati squisitamente a vicende di cronaca friulana; spaziano dalla politica all’economia, ma raccontano pure altre esperienze di vita. Quelli non ascrivibili a una testata giornalistica erano in attesa di pubblicazione.

Per le prenotazioni rivolgersi alle biblioteche dei Comuni che ospitano gli eventi o presso le librerie-location degli incontri.
Sul sito www.lanottedeilettori.com è disponibile l’elenco completo con i riferimenti.

COME PAPAVERI ROSSI

25 APRILE 2022

FESTA DELLA LIBERAZIONE

Tricesimo , ore 18,00

Auditorium Scuole Medie

via Volontari della Libertà n. 20,

Come Papaveri Rossi
La vita straordinaria di un ferroviere socialista, dalla Sicilia più profonda al confine orientale.

Romanzo di ANGELO FLORAMO

Dialoga con l’autore: MARTINA DEL PICCOLO

Letture di SONIA COSSETTINI

Intermezzi musicali di BENEDETTO PARISI

Una storia rimossa dalla coscienza collettiva degli italiani, “brava gente” a dimenticare.

Un romanzo che abbraccia tre generazioni, che si muove nel tempo e nella geografia e che ha il sapore della lotta e dell’anarchia.

È cucito assieme in una lingua sporca, palpitante, selvatica, capace di stupori, rabbie e malinconie, intrisa di una sensualità difficile da contenere.

Tra le pagine i paesaggi della Sicilia diventano quelli dell’anima. L’amicizia si interseca con la passione politica, l’amore più puro con quella febbre animale capace di ammalare le pieghe del cuore.

Tutto approda nel 1926 a Sveto, un villaggio di sassi sloveno diventato italiano per forza alla fine della Grande Guerra.

È lì che il ferroviere socialista di Fùrniri metterà radice, mentre sotto le pietre dell’altopiano, in quel Carso così lontano, sta già dischiudendosi il seme di un’altra storia. Dove gli uomini e le donne sono simili ai papaveri. Pronti a innalzare la bandiera rossa della rivolta sull’alito della Primavera. Cadono, alle volte. Ma ritornano numerosi, ogni volta che la falce crede di averli tagliati via per sempre.

Entrata libera con obbligo di
Green Pass Rafforzato e mascherina FFP2
Per prenotazione (consigliata) contatta Le Nuove Querce O.D.V.
tel. / whatstapp/ sms 328 3889885 – 328 8387794
e.mail: lenuovequerce@gmail.com 

NAI CAO

GIORNATA INTERNAZIONALE DELLE DONNE

Auditorium Scuola Secondaria di Tricesimo – via Volontari della libertà, 20

domenica 20 marzo 2022 – ore 18,00
NAI CAO Suor Amelia Cimolino

interviene:
Antonietta Cimolino

Letture:
Leda Palma

Intermezzi musicali
Nicole Coceancig

Suor Amelia Cimolino nasce a Carpacco di Dignano (UD) il 20 settembre 1912 da Amelia e Antonio Cimolino. Una ragazza di campagna come tante, operaia nella filanda del paese e pronta a diventare sposa e madre ma…un giorno sua mamma la spinge ad andare alla messa per ascoltare le parole di un missionario. Maria, chiamata Mariute, contro voglia ci va. Durante l’omelia improvvisamente sentì un fuoco dentro, non capiva cosa le stava succedendo. Improvvisa era arrivata la vocazione. Si rivolse al parroco mons. Sant che la indirizzò dalle suore di Fagagna. Aveva 19 anni e la sola cosa che desiderava era andare in missione fra i lebbrosi. Il noviziato presso le suore di Carità o di Maria Bambina a Bergamo e la scuola infermiera per malattie tropicali a Genova. L’8 dicembre 1933 “la vestizione” a Bergamo dove chiede di prendere il nome della mamma “Amelia”. Abbandonò tutto e tutti per seguire il fuoco che ardeva dentro, l’amore verso i più poveri e bisognosi; chiese di andare nei paesi flagellati dalla lebbra: India e
Birmania. Nel 1934 sbarca in India diretta in Birmania dove svolge la sua opera fra i lebbrosi, con amore e carità, con il totale sacrificio personale nel tentativo di contribuire alla sopravvivenza delle popolazioni più dimenticate, esprimendo la più vera solidarietà umana: senza distinzione di razza, religione e cultura. Era chiamata “mamma bianca” (nai cao). Nel 1970 viene rimpatriata in per gravi motivi di salute. Guarita riparte per l’India dove con il generoso contributo dei benefattori italiani e non, ai quali mai è mancato il suo grazie e la sua preghiera, ha creato un villaggio “Olavina Halli” “Villaggio dell’Amore” dove i più poveri, i diseredati, ammalati, lebbrosi, “gli ultimi”, hanno un ricovero, delle cure mediche, un pasto al giorno e soprattutto l’amore;
un luogo dove la persona riacquista una dignità, la dignità d’uomo che la vita gli aveva tolto. 72 anni di missione di cui 36 in Birmania dove giunse appena 22enne con il solo desiderio di aiutare i lebbrosi, gli ultimi, gli abbandonati da tutti. Suor Amelia è tornata alla Casa del Padre il 19 giugno 2006 all’età di 94 anni.

Green pass rafforzato obbligatorio
mascherina ffp2 obbligatoria
ingresso libero con prenotazione consigliata
Nuove Querce Tel. / whatstapp
328 3889885/328 8387794
lenuovequerce@gmail.com

GIORNATA INTERNAZIONALE DELLE DONNE


Martedì 8 marzo 2022 – ore 20,30

Auditorium Scuola Secondaria di Tricesimo


Via Volontari della libertà, 20

ABILITATA

di e con Giovanna Pezzetta

Pianoforte Giovanna Pezzetta
Theremin Leo Virgili

Regia e consulenza drammaturgica Giuliana Musso

E’ più facile che un cammello passi per la cruna di un ago che Giovanna entri in conservatorio”. Questo mi ripeteva Graziella per darmi coraggio ogni lunedì. Un’ottima insegnante di pianoforte deve avere una spilla a forma di fiore sul petto. Graziella sul petto aveva una calla d’oro ed era la mia insegnante di pianoforte. Giovanna sono io.

Giovanna non è mai stata un attrice.
Giovanna è sempre stata una pianista.
Ma adesso non è più nemmeno una pianista.


Adesso è un insegnante abilitata.

Abilitata non dovrebbe essere uno spettacolo ma un concerto.

Nella confusione d’identità artistico-esistenziale dell’autrice ne è uscito fuori invece un racconto con pianoforte, al confine tra confessione pubblica e cabaret musicale. Abilitata è il resoconto delle crudeli e buffe disavventure che hanno condotto la protagonista, dopo tre lauree, tre figli e trecento concerti, a divenire una docente di ruolo.


La musica: Studio “Rivoluzionario” di Chopin, “Asturias” di Isaac Albéniz, “Aquarium” tratto dal Carnevale degli animali di Camille Saint-Saëns, “Adagio” dalla Partita in do minore di Johann Sebastian Bach, Valzer n. 2 di Dmitrij Šostakovič.


Leo Virgili accompagna le melodie del pianoforte con i suoni fantaspaziali del Theremin.

E così anche la musica, come la vita di Giovanna, ci regala un brivido di piccola follia.

Green pass rafforzato obbligatorio
mascherina ffp2 obbligatoria

ingresso libero con prenotazione consigliata
Nuove Querce
tel. / whatstapp 328 3889885/328 8387794
lenuovequerce@gmail.com

IL PICCOLO RE DI UN UOMO E’ IL SUO CUORE

Domenica 13 febbraio 2022 ore 18,00

Centro della Comunità Franco Sgarban, via San Bartolomeo, 24 Ara di Tricesimo

una storia indimenticabile di solidarietà, amore e rinascita.

Romanzo di Maria Zamolo

dialoga con l’autrice Walter Tomada

Giona è uno stimato chirurgo nell’ospedale in cui lavora, in una città del Nord Italia. Passa quasi tutto il suo tempo nel reparto di chirurgia d’urgenza, per rifugiarsi nel lavoro e dimenticare un passato che non riesce a lasciarsi alle spalle. Ma questo lo ha reso, poco alla volta, duro, refrattario ai sentimenti e agli affetti. Quando la madre gli telefona in piena notte per chiedergli aiuto, Giona non si tira indietro e si precipita a casa sua. Qui conosce Jean, un bambino burundese, che ha bisogno di essere ricoverato per un’appendicite. Frequentando Jean, Giona rivive la propria infanzia, prima dell’arrivo in Italia. Anche lui, infatti, è originario del Burundi, e ha dovuto affrontare una vita difficile in Africa e poi un viaggio pericoloso lungo il corso del Nilo, attraverso il Sahara, sul mare Mediterraneo fino a Lampedusa, per poter raggiungere la sua nuova famiglia italiana, i Carraro. L’incontro con Jean spinge Giona ad aprire il suo cuore e a ricordare la natura incontaminata in cui si muoveva da bambino, le persone, i frutti, i profumi, i colori e le forme di quella terra che non vede da oltre trent’anni e a cui pure sente di appartenere. Tra i due si instaura subito un legame profondo: insieme riusciranno a riconciliarsi con le esperienze dolorose che li hanno portati a incontrarsi e ad affrontare con ritrovata fiducia le nuove sfide che la vita deciderà di proporgli.Entrata libera con obbligo di
Green Pass Rafforzato
mascherina FFP2
Per prenotazione (consigliata)
contatta
Le Nuove Querce O.D.V.
tel. / whatstapp/ sms
328 3889885 – 328 8387794
e.mail: lenuovequerce@gmail.com

ESTATE A VILLA CICERI 2021 IL FRIUL VIE PAI SECUI

Domenica 12 Settembre ore 17.00 Tricesimo Parco di Villa Ciceri

Prenotazione consigliata.

Obbligo di indossare la mascherina e di esibire il Green Pass.

Nonostante ciò vi aspettiamo numerosi,

Le Nuove Querce

ESTATE A VILLA CICERI 2021- ULTIMO APPUNTAMENTO SUL TAGLIAMENTO

domenica 1 agosto 2021 ore 18
parco di Villa Ciceri – via Ugo Foscolo – Tricesimo

ULTIMO APPUNTAMENTO SUL TAGLIAMENTO
di Daniele Paroni

INTERVENGONO

DANIELE PARONI – Giornalista;

ANTONELLA ZUCCOLO E ANDREA ORLANDO – genitori di Nadia Orlando

MASSIMILIANO ORTOLAN – Vicequestore

Il libro racconta del femminicidio di Nadia Orlando la 21enne di Vidulis uccisa nel luglio 2017 dall’ex fidanzato. Si tratta di un’opera editoriale che partendo da questo delitto punta a richiamare l’attenzione sul fenomeno della violenza di genere, che vede la nostra regione tutt’altro che indenne.Oltre alla ricostruzione dell’omicidio di Nadia con i racconti della mamma della vittima, Antonella, del padre Andrea, del fratello Paolo, dei nonni, degli amici e dei compagni di scuola, nelle oltre 100 pagine sono state pubblicate lettere fatte pervenire alla famiglia in seguito all’omicidio, e immagini di Nadia sin da piccola. Nel libro ci sono interventi di un funzionario di polizia, di una dottoressa del pronto soccorso di Udine, di una criminologa, nonché l’intervento della giornalista Paola Treppo sugli ultimi due fatti di sangue avvenuti in regione.

Ingresso libero con prenotazione obbligatoria

Nuove Querce
tel. / whatstapp 328 3889885/328 8387794
lenuovequerce@gmail.com

IN CASO DI MALTEMPO LA PRESENTAZIONE SI TERRA’ PRESSO IL CENTRO DELLA COMUNITA’ DI FRANCO SGARBAN DI ARA GRANDE. Prenotazione obbligatoria, 40 posti disponibili, accesso consentito con mascherina.

Cul futûr sot da lis ceis “Progjet Colonos”

Video inchieste jenfri i zovins dal Friûl

di Angelo Floramo e Martina Delpiccolo, regjie di  Paolo Comuzzi

Se l’anima inquieta di Pier Paolo Pasolini avesse peregrinato oggi tra le periferie e i borghi del nostro Friuli avrebbe di certo rimesso mano a cinepresa e microfono per investigare i sogni, le incertezze, ma anche le rabbie e le utopie di quella generazione che gli adulti, bollano con molti nomi: millennial, digitarian, zeta.
Nello spirito del poeta di Casarsa i Colonos hanno invece pensato di dare voce a quelle ragazze e a quei ragazzi che la società degli adulti non ascolta più.
Con un taglio a metà strada tra l’inchiesta e l’indagine antropologica, intrecciando lo spirito del “Sogno di una cosa” e di “Comizi d’amore”, i due intervistatori hanno raccolto una vivace galleria di cento testimonianze per un totale di 25 ore di registrazione video, che vengono condensate in un documentario di due ore, strutturato in due parti.
Scopriremo proprio da loro, gli eredi della Terra, sorprendenti visioni del mondo e della vita.